02 maggio, 2006

Berlusconi. Rimpiangerlo no, mancarci sì

Il Riformista 3 Mag

No, caro (ex) presidente Berlusconi, noi non la rimpiangeremo. Ma ci mancherà, questo sì. E invitiamo i riformisti del centro-sinistra a unirsi al nostro sentimento. Spieghiamo perché. Non ci mancherà il suo sprezzo per le regole (persino quelle che si è fatto per se stesso). Ma ci mancherà senz’altro il suo gusto di sfidare il senso comune (fino al limite del buon senso). Ci mancherà il suo gusto di provocare e la sua voglia di rimettere in discussione lo status quo. Non abbiamo mai creduto alla favoletta dell’impolitico anche se, senza dubbio,. è stato un pre-politico che ha saputo trasformare il modo di far politica. Non più mediazione, ma sfida, non più spartizione, ma lotta, non più accordi sottobanco, ma amici e nemici. Ha esagerato, perché ha esasperato le divisioni dell’Italia che è arrivata, spaccata politicamente a metà, anche all’ok corral del 9 e 10 aprile. Adesso è arrivato il tempo di leccarsi le ferite. Ma chissà che non si arrivi molto presto a giudicare la sua una scossa salutare? Senza dubbio positivo per noi è che lei abbia rotto il consenso fiscale secondo il quale non c’è alternativa a pagare più imposte se si svuole salvare il welfare state. Il partito delle tasse è stato messo in difficoltà. E lo si è visto anche in campagna elettorale dove l’Unione ha rischiato di perdere riproponendo l’immagine di "grande esattore".
In politica estera non ci mancheranno i suoi show con gli «amici» (fossero Bush, Putin o Blair), ma la sua scelta di impegnare l’Italia in operazioni militari all’estero, di peace-keeping e peace-enforcing, questo sì. Speriamo che il nuovo governo non ascolti le sirene isolazioniste della sinistra radicale (isolazionismo non pacifismo, non è la stessa cosa) o, peggio ancora, l’anti-americanismo pavloviano. I funerali, ieri dei soldati uccisi a Nassiriya hanno messo in luce, di nuovo, il grado di consenso e di consapevolezza degli italiani sulle missioni di pace. Romano Prodi c’era e avrà capito che a questa gente si deve rivolgere, e farà bene a tapparsi gli orecchi con la cera di fronte allo starnazzare dell’on. Caruso.