Consoliamoci: non torna Andreotti
Libero 30 Apr
Capisco tutto ma il buon Giulio ci perseguita dal '46. E se avesse vinto al Senato...
Quello che c'era da dimostrare è stato dimostrato ovvero che il centrosinistra in Senato sarà sempre in difficoltà per mancanza di numeri e di coesione politica. Per eleggere il presidente, nella persona di Franco Marini, alla sinistra è toccato trattare con il mercante in fiera Clemente Mastella, sensale di lenticchie e mediatore di bovini; affidarsi alla gerontocrazia dei senatori a vita; e blandire i quattro alieni eletti col voto pasticciato degli italiani all'estero che conoscono la Patria come io conosco la Lituania. Una convincente prova di debolezza. Quando, nella sua attività routinaria, Palazzo Madama sarà chiamato ad approvare il più banale dei provvedimenti o mobiliterà il gerontocomio e il club dei pellegrini stranieri oppure andrà sotto, e il governo finirà a ramengo. In teoria ciò si sapeva; bastava fare quattro conti accessibili a chiunque abbia concluso gli studi (si fa per dire) obbligatori. Ora si sa che è così anche in pratica. Non è molto, ma nemmeno poco. Prodi è già morto, occorre soltanto stabilire la data del funerale: condoglianze a lui e a Marini e a Bertinotti. I quali godono per le patacche arraffate, ma presto si accorgeranno che una laurea post mortem non equivale a una laurea honoris causa. Amen. Contenti loro... Buon divertimento anche a Mastella. Giurano che sarà ministro della Difesa e non c'è da stupirsi; non ha fatto neanche il militare ma non importa. Se è per questo, è stato pure ministro del Lavoro, lui che non ha mai lavorato. Miracoli della politica bauscia del nostro svaccato Paese.
Credo di averlo già scritto, però giova ripeterlo. Bertinotti e Marini, il primo comunista e il secondo democristiano gauchista, hanno esordito come sindacalisti apparentemente duri e puri. In realtà hanno subito flirtato coi padroni ai quali sono andati progressivamente somigliando: nell'eloquio fighetto, nel modo di vestirsi, cachemire, velluto, tessuti di pregio, cuoio, dimore chic. Il fighettismo di sinistra non è una colpa; (...) (...) è solo un sintomo di decadenza putrida degli ideali. L'estetica che prevale sull'etica. È forte il desiderio del proletario d'eguagliare il padrone nelle abitudini e negli agi nonché di superarlo nella sensibilità culturale. Siamo al riscatto e alla vendetta del povero che ha letto due libri senza magari comprenderli. È tutto molto umano e perdonabile. La memoria dell'adolescenza pesa sulla personalità di chi è uscito dall'anonimato; e placare le insofferenze dovute alle frustrazioni giovanili è una esigenza dello spirito. continua...
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