Anrea's version del 14 Apr
Le larghe intese?
E perché no?
A cena con Maltese, un clima di concordia, una puntatina ai concertini di madame Verdurin, la società civile che si apre, poter assurgere al livello di Bordon, parlargli da pari a pari, andare a quelle scoppiettanti conferenze di Tranfaglia, sperare in un invito della signora Verusio, anche solo per una ricca merenda, non guardarsi più in cagnesco, fare come in Germania, l’industria che tira, i ragazzi con un futuro, il latte per i piccini una settimana dopo l’altra, senza soluzione di continuità, una vita diversa, serena, senza caimani, bambini bolliti, una donna vicepremier, una donna vice in Confindustria, una terza vicecapo dei vigili, i coglioni mai più apparentati agli umani. Finalmente.
E tutti uniti, tutti tesi come corde nello sforzo comune. Però quello là? Quello così piccino, così carino, intelligentino, dalla bella tignetta, con la sua grande testolina, le braghette, le manine, la giacchetta, il sorrisino, il bel caratterino, che come partito ha scelto un partitino? Come farà Follini, mettendo la boccuccia a culo di gallina, a pronunciare: Grosse Koalition?
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