18 aprile, 2006

Andrea's version 18 Apr

Ci sono periodi come questo, nella vita, che nonostante continuerai a pagare l’Ici e a non vedere separazioni delle carriere, né ponti di Messina, e perfino convivendo senza la certezza che la nuova Livorno-Civitavecchia segherà come una mela la magione dei Caracciolo, ci sono periodi in cui ti sembra lo stesso di volare. Sarà perché godi quando gli altri sbarellano.
Con Ilvo Diamanti a giurare che non esiste più il Nord, Eugenio Scalfari che non esiste problema a parte gli italiani, e il pensatore Michele Serra, lui almeno nei secoli coerente, il quale si ostina a giurare che non esiste nient’altro che il proprio ombelico. Sarà per questo. O sarà invece perché gli impolitici siamo noi. E non riusciamo ad apprezzare lo scatto di reni che deriverebbe al paese dall’avere un ministro, diciamo, come il carissimo La Loggia. Tant’è. Non ne conosciamo il motivo, ma sappiamo che stiamo come papi. Sconfitti, ma come papi. Umiliati, ma come papi. Sul lastrico e pur sempre come papi. Tutto qui.
Era solo per avvisare l’amico Calderoli che, una volta convenuto di non usare più il termine “coglioni”, tantomeno bisognerebbe romperli.